Mi sto scervellando per capire la tua domanda e la prima cosa che mi viene in mente di scriverti è che una galassia, una stella o qualunque altro corpo, non può essere visto contemporaneamente in due punti differenti: o lo vedi vicino, oppure lo vedi lontano! tuttavia probabilmente non è ciò che intendi pertanto, supponendo che le galassie non siano in movimento rispetto alla terra nè tra loro, la luce di quelle più distanti impiega più tempo per arrivare. La luce di una galassia distante da noi 100 anni luce, è stata emessa 100 anni fa dunque ORA, quella galassia, è più vecchia di 100 anni rispetto a come la vediamo.
Una stella che invece dista da noi soltanto 10 anni luce, è più vecchia di 10 anni rispetto a come ORA la vediamo. Detto ciò, se adesso le osservassimo contemporaneamente vedremo la galassia come era 100 anni fa mentre la stella nella sua immagine di 10 anni fa.
La velocità della luce rimane invariata pertanto sussiste una proporzionalità.
Ciò che affermi sarebbe vero se la luce si propagasse in moto accelerato. Ma in tal caso, la posizione di quella più distante ci apparirebbe comunque più distante in quanto le misurazioni (perlomeno quelle di corpi relativamente vicini) avvengono tramite triangolazioni. L'unico effetto di una tale particolarità della luce, sarebbe (se noi la considerassimo a velocità fissa come appunto si ipotizza sia) l'illusione che la stella più lontana abbia un passato più remoto di quanto effettivamente non lo sia e paradossalmente, potrebbe essere "temporalmente" meno distante da noi di quella "spazialmente" più vicina.
Quanto scrivo è un'ipotesi che non ha un minimo di fondatezza. Le attuali teorie prevedono per la luce una velocità fissa e pare non vi siano motivi di dubitarne.
Ciao!
No, cavolate! Correggo: quella spazialmente più distante non potrebbe MAI essere temporalmente più vicina di quella spazialmente più vicina! in nessun caso!
Mi devi risarcire il prezzo di una bombola di azoto liquido e un paio di estintori!
Ciao!