Domanda:
Dato che la velocità della luce è assoluta perché essa subisce l'effetto Doppler?
Alvaro
2014-02-05 13:53:41 UTC
Mi spiego meglio: dato che la luce giunge all'osservatore con la stessa velocità indipendentemente dall'allontanarsi o dall'avvicinarsi della sorgente, perché possiamo osservare fenomeni legati all'effetto Doppler come il red shift? Non dovrebbe la lunghezza d'onda apparire invariata?
Sette risposte:
FalcoOrebilit
2014-02-05 14:59:26 UTC
sono due cose diverse



1) L'effetto doppler indica il moto di avvicinamento o di allontanamento della SORGENTE della luce non ci dice che la luce va più veloce o più piano !!



2) Mentre la velocità della luce è una costante e nel vuoto vale sempre C= 300.000 Km/sec





quindi guardi le righe spettrali e vedi se la sorgente si avvicina o si allontana ( e la luce cambia di frequenza.( e quindi lunghezza d'onda ..ma non varia la sua velocità )



infatti



la frequenza f = C / λ e allora



f* λ = C = 300.000km/sec sempre costante



ma f e λ( lunghezza d'onda ) possono cambiare
anonymous
2014-02-06 11:01:38 UTC
perchè è assoluta. se fosse relativa non avrebbe quell'effetto
Mars79
2014-02-05 22:54:18 UTC
Cosa intendi con "è assoluta"?



Comunque si ha effetto doppler proprio perché la luce visibile cambia colore a seconda della lunghezza d'onda con cui giunge all'osservatore.



http://it.wikipedia.org/wiki/Spettro_visibile



L'effetto doppler della luce non dipende tanto dalla velocità della luce, quanto dalla lunghezza d'onda e dunque dalla distanza.
Wiligelmo
2014-02-05 22:47:49 UTC
Consulta la voce "effetto Doppler relativistico" di Wikipedia
Luigi
2014-02-05 22:44:15 UTC
visualizza un onda em sinusoidale che nasce da una sorgente s, se questa si sposta nel verso di propagazione dell'onda un qualsiasi massimo m1 che esce da s e' piu' vicino spazialmente a quello che l'ha preceduto m0 (proprio perche' piu' di c non va) rispetto al caso stazionario analogamente (red shift) se s va in senso contrario alla propagazione m1 sara' piu' lontano da m0-- nel caso s ferma e osservatore- ricevitore o in moto : se concorde alla propagazione i massimi raggiungono o piu' radi, se discorde piu' fitti (frequenti) che nel caso stazionario--------- la domanda e' che ne sappiamo della natura della luce che ci proviene dalle stelle per stabilire che sono in allontanamento? se ci fosse l'etere si farebbero le stesse osservazioni su dette frequenze senza ipotizzare l' allontanamento delle galassie ? per me si'
Luke
2014-02-05 22:15:27 UTC
l'effetto doppler è un fenomeno che si manifesta quando la sorgente di un onda (luminosa, sonora,elettrica...) si allontana o si avvicina a noi ( o noi ci avviciniamo ad essa) quindi è solo un cambio d'onda apparente. per esempio.. siamo a mare e ci mettiamo a riva fermi ad aspettare le onde che arrivano. Mettiamo che hanno una frequenza regolare per esempio di 10 onde al minuto. Se nuotiamo verso di esse ci sembrerà di incontrarle più spesso mentre se nuotiamo contrarie ci sembrerà ilo contrario quindi di incontrarne di meno nonostante la frequenza rimanga invariata. spero di averti chiarito le idee :)
Leonardo1
2014-02-07 06:40:54 UTC
Il moto ondoso è caratterizzato da due grafici:

(s,A)

(t,A)

s spazio percorso dall'onda di ampiezza A, t tempo.

Considerando l'asse delle ordinate in comune si ha un confronto tra lunghezza d'onda, nel primo grafico spazio tra due creste o due ventri consecutivi, e tempo T, detto periodo.

Si vede che il loro rapporto é costante perchè variano della stessa quantità nello stesso senso; tale rapporto nel nostro caso é

c = lambda/T.

La frequenza é definita come l'inverso del periodo

f = 1/T

ed è ad esso inversamente proporzionale secondo l'unità, cioé varia della stessa misura in senso opposto: se T aumenta f diminuisce, se T diminuisce f aumenta.

Per t un certo tempo la frequenza é il numero delle volte che il moto nel primo grafico si ripresenta identico, es numero delle creste o dei ventri; se tale tempo é il secondo la frequenza è misurata in hertz.



Dunque cambiano frequenza e lunghezza d'onda e in base a loro valori si può stabilire se un corpo si avvicina o si allontana.


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