Il moto ondoso è caratterizzato da due grafici:
(s,A)
(t,A)
s spazio percorso dall'onda di ampiezza A, t tempo.
Considerando l'asse delle ordinate in comune si ha un confronto tra lunghezza d'onda, nel primo grafico spazio tra due creste o due ventri consecutivi, e tempo T, detto periodo.
Si vede che il loro rapporto é costante perchè variano della stessa quantità nello stesso senso; tale rapporto nel nostro caso é
c = lambda/T.
La frequenza é definita come l'inverso del periodo
f = 1/T
ed è ad esso inversamente proporzionale secondo l'unità, cioé varia della stessa misura in senso opposto: se T aumenta f diminuisce, se T diminuisce f aumenta.
Per t un certo tempo la frequenza é il numero delle volte che il moto nel primo grafico si ripresenta identico, es numero delle creste o dei ventri; se tale tempo é il secondo la frequenza è misurata in hertz.
Dunque cambiano frequenza e lunghezza d'onda e in base a loro valori si può stabilire se un corpo si avvicina o si allontana.