Domanda:
Sapete cos'è il progetto majestik 12?
2006-07-05 07:43:40 UTC
Sapete cos'è il progetto majestik 12?
Quattro risposte:
alba
2006-07-06 06:35:51 UTC
questo è tutto quello ke o scoperto!!!

Nel dicembre del 1984 James Shandera, un produttore di Hollywood, ricevette per posta uno strano documento che poneva l'attenzione su particolari eventi accaduti negli anni '50. Con l'aiuto di Bill Moore e Stanton Friedman, ancora oggi Shandera continua la ricerca di informazioni relative a quei documenti.

Parte di quei documenti fu una lettera datata 24 settembre 1947 inviata dal presidente Truman al segretario della difesa Forrestal, dove Truman lo invita a far partire il progetto Majestic. Nel dicembre del 1954 il Consiglio nazionale di sicurezza degli USA creò l'organismo di coordinamento ad alto livello denominato Gruppo Speciale (o Gruppo 54/12), formato dal direttore del servizio informazioni, dal consigliere del presidente per le questioni di sicurezza nazionale, dal vice segretario alla difesa e dal sottosegretario di stato per gli affari politici o dal suo sostituto.

Negli anni successivi l'organismo subì qualche modifica, ma in generale vi appartennero sempre il direttore dell'apparato informativo, il sottosegretario di stato per gli affari politici o il suo sostituto, nonché il segretario e il vice segretario alla difesa.

Quale fu il rapporto del Gruppo Speciale con gli UFO? Qualche tempo dopo averlo ricevuto, Shandera rese pubblico il documento proprio nei giorni del Congresso sui Fenomeni Aerei Non Identificati, e si scoprì che la costituzione del Majestic 12 risalisse alla presidenza Eisenhower e quindi, più o meno, al periodo della costituzione del Gruppo Speciale denominato anche Gruppo 54/12 (dove 54 sembra indicare l'anno di nascita e 12 la quantità dei suoi componenti).

Probabilmente i due gruppi erano gli stessi e non lo si suppone solo dal fatto che i due gruppi fossero caratterizzati apparentemente dallo stesso numero di membri, ma sopratutto dai nomi dei personaggi che figuravano menzionati nel documento pervenuto anonimamente a Shandera. Infatti i dodici nomi menzionati nel documento Majectic 12 corrispondevano esattamente alle cariche previste per il Gruppo 54/12, che erano: l'ammiraglio Roscoe H. Hillenkoetter, il dottori Vannevar Bush, Detlev Bronk, Donald Menzel, Lloyd V. Berkner e Jerome Hunsakere, il sottosegretario James V. Forrestal, i generali Nathan F. Twining, Robert M. Montague e Hoyt S. Vandenberg e i signori Sidney W. Souers e Gordon Gray.



Scorrendo la lista, un nome che salta particolarmente all'occhio è quello del dr. Donald Menzel, famoso astronomo di Harvard considerato il negatore numero uno dell'esistenza degli UFO negli anni '50 e '60.

Risulta alquanto particolare che un negatore dell'esistenza degli UFO facesse parte di un gruppo che aveva come scopo proprio lo studio di quest'ultimi. Si induce a pensare che il dr. Menzel fosse solo un "negatore d'ufficio" che invece, dietro le quinte, come sostiene il Majestic 12, si occupava di studiare i presunti rottami di UFO precipitati nel '47 (Roswell, ad esempio).

Ma ufficialmente tutto questo non fu reso noto e si diede quindi inizio ad una "congiura del silenzio" dell'autorità statunitense sulla materia ufologica. Congiura che ebbe inizio ben prima. Infatti, com'è noto, nessuna ondata ufologica ha avuto l'impatto che ebbe negli Stati Uniti quella degli anni '50 e di fronte ad un'opinione pubblica scossa ed allarmata, le autorità statunitensi corsero necessariamente ai ripari.

Dall'11 al 17 gennaio 1953 si riunì al Pentagono una commissione di esperti per affrontare la questione UFO. La presiedette il fisico H. P. Robertson, della California Institute of Technology, e ne fecero parte Lloyd V. Berkner della Associated Universities, Luis W. Alavez della University of California, S. A. Goudsmit della Brookhaven National Laboratories e Thornton Page della Johns Hopkins University.

Ma ai lavori della commissione Robertson furono presenti anche il generale Garland, direttore del Centro Informazioni Aerotecniche dell'USAF, e i signori H. M. Chadwell, R. L. Clark e P. G. Strong della Central Intelligence Agency (CIA).

E' da notare che il nome di Lloyd V. Berkener faceva parte anche della lista dei membri del Majestic 12. A conclusione dei lavori, la commissione affermò infatti che le prove presentate relative alla questione degli UFO non indicarono in alcun modo che questi fenomeni costituissero una diretta minaccia fisica alla sicurezza nazionale, ma l'enfasi continuata caratterizzante il segnalarsi del fenomeno costituì una minaccia al funzionamento ordinato degli organi posti a protezione dello stato.



Citiamo come esempi l'ostruzione dei canali di comunicazione a seguito di segnalazioni irrilevanti, il pericolo di essere portati dai continui falsi allarmi ad ignorare indizi effettivi di attività ostili e l'incoraggiamento di una psicologia nazionale morbosa in cui un'abile propaganda ostile potrebbe aver originato comportamenti isterici e una pericolosa sfiducia nelle autorità costituite. In sostanza non furono gli UFO un pericolo per la nazione, ma lo sarebbero state la gente e la pubblica opinione se fossero venuti a conoscenza di informazioni sulla loro esistenza. E per evitare rischi, la commissione Robertson affermò che i vari gruppi di indagine privati sugli UFO sorti dopo il caso Roswell, furono da ritenersi pericolosi e avrebbero dovuto essere costantemente tenuti d'occhio a causa della loro grande influenza potenziale sull'opinione delle masse qualora il fenomeno si dovesse essere manifestato diffusamente. Di tali gruppi si doverono tenere presenti l'apparente irresponsabilità e la possibile utilizzazione a fini sovversivi.

Quanto alle sue conclusioni, la commissione sollecitò che:



a) gli enti preposti alla sicurezza nazionale avessero provveduto immediatamente a spogliare la questione degli UFO dalla veste speciale che assunse e dell'aura di mistero che sfortunatamente acquistò;

b) gli enti preposti alla sicurezza nazionale avessero stabilito delle direttive relative all'informazione, all'addestramento e all'istruzione del pubblico allo scopo di preparare le difese materiali e il morale del paese a riconoscere prontamente e a reagire con efficacia ai vari indizi di intenti o azioni ostili.



Suggerì infine il rapporto che questi scopi sarebbero stati perseguiti attraverso un programma integrato ideato per rassicurare il pubblico della totale mancanza di prove indicanti delle forze ostili dietro tali fenomeni, per addestrare il personale a riconoscere e scartare prontamente ed efficacemente ogni falsa indicazione, per rafforzare i normali canali preposti alla valutazione di reali indizi di attività ostili e alla pronta reazione contro di esse.

<< Particolarmente... >> fu l'invito testuale del rapporto << ... l'obbiettivo "discreto" dovrebbe risolversi in una riduzione del pubblico interessato ai dischi volanti, che oggi evoca una forte reazione psicologica. L'istruzione in discorso dovrebbe concretizzarsi attraverso mezzi di comunicazione di massa quali la televisione, il cinema e la stampa popolare, basandosi su esempi di casistica che, dapprima enigmatici, sono stati successivamente spiegati. Tale programma dovrebbe mirare a ridurre l'attuale credulità del pubblico o di conseguenza la sua suscettibilità ad essere influenzato da un'abile propaganda ostile... >> Il rapporto segreto della Commissione Robertson, declassificato e reso noto solo a quattordici anni di distanza dalla sua stesura, non fu soltanto un indicativo esempio dell'atmosfera comunistofoba che il senatore repubblicano Joseph McCarthy, dal 1950 al 1954 capo della commissione senatoriale per le attività antiamericane, impose agli Stati Uniti nel dopoguerra, ma fu un'affermazione, decisa della politica che gli USA assunsero e mantenettero al riguardo.



Ritornando a Berkner (membro della commissione e del Majestic 12), si scoprono di lui altre interessanti informazioni. Negli Stati Uniti la legge nazionale per l'aeronautica e lo spazio del 29 luglio 1958 imponeva "studi ad ampio raggio" sui vantaggi e sugli ostacoli connessi con le attività spaziali. Conformemente alla legge, la NASA fondò un comitato di studio e assegnò un contratto di ricerca alla Brookings Institution. Oltre duecento specialisti vennero intervistati da un gruppo guidato da Donald N. Michael, un socio-psicologo che divenne poi direttore dell'istituto per le ricerche di pace a Washington. Le diverse parti del rapporto conclusivo vennero riviste da esperti come Lloyd V. Berkner, capo della sezione di scienze spaziali, Caryl P. Haskins, presidente della Carnegie Institution di Washington, James R. Killian, presidente della corporazione del MIT, Oscar Schachter, direttore della divisione legale generale delle Nazioni Unite, e Margaret Mead, antropologa. Il documento fu presentato alla NASA pochi mesi dopo il tentativo contemplato nel Progetto Ozma di intercettare segnali da due stelle vicine e quelli che lo redirono si chiesero con interesse che cosa sarebbe accaduto se si fosse scoperta un'altra civiltà molto più progredita. Il rapporto non escluse la possibilità di un contatto diretto, e avanzò l'ipotesi che prove dell'esistenza aliena potessero venir scoperte in seguito dalle nostre attività spaziali sulla Luna, su Marte o su Venere. Tuttavia, disse, se una vita intelligente sarebbe stata individuata fuori dalla terra nell'arco di vent'anni, molto probabilmente si sarebbe trovata in un lontano sistema solare e si sarebbe manifestata via radio. Ma tali circostanze, aggiunse, non avrebbero escluso necessariamente effetti rivoluzionari.

Gli schedari antropologici contenevano numerosi esempi di società, sicure del loro posto nell'universo, che si disintegrarono quando si dovettero associare con società che prima ignoravano, abbracciando idee differenti e diversi modi di vita. Le civiltà sopravvissute a questa esperienza, normalmente ne pagarono il prezzo sacrificando valori, atteggiamenti e comportamento validi fino ad allora.

Poiché una vita intelligente può venire scoperta in qualsiasi momento attraverso la ricerca radiotelescopica oggi in atto, e poiché non si possono al momento prevedere le conseguenze di una simile scoperta, data la nostra limitata conoscenza su reazioni a circostanze anche solo vagamente così drammatiche, si possono raccomandare due ordini di ricerca:



a) continuazione degli studi per determinare la comprensione e gli atteggiamenti emotivi e intellettuali (e le eventuali successive alterazioni) riguardo alla possibilità e alle conseguenze della scoperta di una vita extraterrestre intelligente;

b) studi storici ed empirici sul comportamento dei popoli e dei loro capi di fronte a eventi drammatici e inconsueti o a pressioni sociali.





<< Tali studi... >>, continuava il rapporto, << ... dovrebbero tener conto delle reazioni delle masse alle burle o alle notizie di dischi volanti e ad incidenti come la trasmissione radiofonica di Orson Welles sull'invasione marziana. Dovrebbero studiare la maniera di annunciare al pubblico un eventuale contatto reale, oppure di nasconderglielo se ritenuto più opportuno. L'effetto sulle relazioni internazionali potrebbe essere rivoluzionario. >> concluse il rapporto. Ma la cosa più interessante non è quanto concluse il gruppo di studio, ma il fatto che di esso ne faceva parte nuovamente Lloyd V. Berkner, stavolta coinvolto come capo della sezione di scienze spaziali.

Un filo sottile legava dunque il Majestic 12, la Commissione Robertson sugli UFO e la NASA, e questo filo era Lloyd V. Berkner. Ma le sue attività non terminavano qui, è infatti estremamente interessante il fatto che la riunione dell'8 gennaio 1968 alla Pratt House, in cui venne formulata la dottrina Bissel, dottrina nella quale si definirono gli otto tipi di attività camuffate della CIA, abbia avuto luogo.

Il Consiglio per i Rapporti con l'Estero (Council on Foreign Relations), la cui costituzione risale al 1921, divenne nel corso degli anni un braccio invisibile, economico ma anche politico, della presenza degli USA all'estero. Tra i membri "non residenti" del consiglio figura ancora una volta lo stesso nome: Lloyd V. Berkner. A questo punto il quadro è completo, considerando anche che Bissel aveva interessi in campo aerospaziale. Le attività della CIA, del Consiglio per i Rapporti con l'Estero, della Commissione Robertson, della NASA e del fantomatico Majestic-12 risultano dunque collegate attraverso il nome ricorrente di Lloyd V. Berkner. Inoltre va considerato che i verbali della riunione alla Pratt House dell'8 gennaio 1968 in cui fu formulata la dottrina Bissel, destinata ad informare le successive attività della CIA, erano conservati nel Centro per gli Affari Internazionali dell'Università di Harvard, la stessa università dove operava il dr. Donald Menzel, altro membro del Majestic 12.



Tutto questo non deve sorprenderci troppo considerando che questa è la punta dell'iceberg, visto che il primo rapporto del Majestic 12 conteneva dati ancora più interessanti. In questo documento di diciassette pagine, esclusi gli allegati, si riportarono le conclusioni e le prospettive degli studi effettuate dal Majestic 12. Il documento, considerato top secret, non presentava data, ed è ipotizzabile che sia stato redatto tra la prima e la seconda metà degli anni '50. Tra i nomi dei suoi redattori comparivano l'ammiraglio Roscoe H. Hillenkoetter, il dottori Vannevar Bush, Detlev Bronk, Donald Menzel, Lloyd V. Berkner e Jerome Hunsakere, il sottosegretario James V. Forrestal, i generali Nathan F. Twining, Robert M. Montague e Hoyt S. Vandenberg e i signori Sidney W. Souers e Gordon Gray, più uno svariato numero di generali, dottori e scienziati presumibilmente al servizio dei dodici del Majestic. Il documento trattava in ordine cronologico tutte le attività del Majestic 12, parlando ampliamente dell'incidente avvenuto in una località del New Mexico nel 1947 (presumibilmente Roswell), di un incidente avvenuto al confine tra il Mexico e il Texas il 6 dicembre del 1950 e della costituzione dei progetti Black Book (progetti segreti probabilmente sviluppati ad Area 51). Nell'ambito del progetto Black Book si parlava dello sviluppo di un ulteriore progetto denominato ULATT, che prevedeva la costruzione di un aereo con propulsione nucleare simile a quella dei dischi rinvenuti nel '47 e nel '50. Il rapporto conclude esprimendo la necessità di venire a capo delle nuove tecnologie rinvenute al fine di preservare la sicurezza degli Stati Uniti da eventuali pericoli.
~ Kevin ~
2006-07-05 17:41:50 UTC
E' stato un avvistamento di UFO avvenuto nel Luglio del '47 , legato al caso Roswell.
maria g
2006-07-05 15:19:58 UTC
mi dispiace , ma gia' il majestik 11 e' stato destruente , non vedo perche' il 12 potrebbe essere interessante.
jim516931
2006-07-05 15:12:38 UTC
se non ricordo male dovrebbe essere una cosa che riguarda l'avvistamento di un ufo... uno dei segreti su queste cose, come i files su roswell..cose così!


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