Mettiamo le cose in chiaro: quello della biglia che rotola su una superficie incurvata è soltanto un esempio che serve a spiegare perchè un oggetto lasciato a se stesso (cioè che si muove in maniera inerziale) invece di andare dritto, come ci si aspetterebbe, curva verso un altro corpo massivo, magari descrivendo un'orbita.
In passato, ai tempi di Cartesio, la teoria era un'altra: credevano che ci fossero dei vortici che strascinano i pianeti, come fa il latte con le briciole dei biscotti quando lo mescoliamo.
Poi Newton scoprì una forza di attrazione fra i corpi dotati di massa, che venne chiamata forza gravitazionale.
Questa teoria consentiva di calcolare con buona approssimazione il moto dei corpi celesti, cioè di predirne la posizione nel cielo. (questa teoria si studia al terzo superiore)
Nonostante ciò, ne Newton ne i suoi successori sapevano come facevano due corpi separati dal vuoto a influenzare a vicenda le loro traiettorie.
La teoria dello spazio curvo, meglio nota come Relatività Generale, fu sviluppata da Einstein intorno agli anni venti. Essa spiegava come la presenza di una massa (come pure di energia) cambiasse la conformazione dello spazio, creando delle traiettorie "preferenziali", come dire, più agevoli, per i corpi in movimento. L'analogia con la biglia e la superficie curva, quindi, è solo un esempio.
Ma ogni esempio ha un fondo di verità: il sistema terra-sole perde effettivamente energia. Ciò è dovuto alle famose "onde gravitazionali", che diffondendosi al di fuori del sistema solare, gli fanno perdere energia.
Va da se che, se davvero esistono, queste onde gravitazionali sono estremamente difficili da misurare.
La loro esistenza, però, significherebbe che l'universo è destinato a evolvere in maniera diversa da quello che ci hanno detto fino ad ora.